mercoledì 25 aprile 2018

Il manifesto si scusi con i palestinesi, che il 25 aprile devono poter manifestare insieme a noi



Lettera al manifesto di oggi 25 aprile 2018:

"...I padri e i nonni degli attuali palestinesi erano invece alleati di Hitler, il cui esercito comprendeva anche la famigerata 13 divisione SS Handshar formata da truppe musulmane, il cui stemma era estremamente simile alla bandiera palestinese. Ecco perché quelle due bandiere non possono sfilare insieme nello stesso corteo, soprattutto il 25 aprile, la prima combatteva contro Hitler, la seconda per Hitler.
Viva il 25 aprile, viva la resistenza, no agli intrusi. "

Claudio della Seta   

Lo stemma della 13° divisione SS Handshar


Appena lasciato il comizio di Porta San Paolo ho immediatamente fatto una rapida ricerca su Google e Wikipedia, e alla voce 13° divisione SS Handshar ho trovato quanto riporto di seguito. La divisione SS Handshar citata dalla lettera è davvero esistita, anche se per meno di due anni, e il Gran Mufi di Gerusalemme sembra non essere stato estraneo alla sua nascita. Ma la divisione non era composta da Palestinesi e il suo stemma, almeno consultando Wikipedia, non era affatto simile alla bandiera palestinese. E' vergognoso che il manifesto pubblichi una lettera del genere, sicuramente ci saranno delle scuse nelle prossime ore. Ma segnalo subito la lettera.

Marco P.

13. Waffen-Gebirgs-Division der SS Handschar (1. Croata e Bosniaca) fu costituita il 10 febbraio 1943 prevalentemente con musulmani provenienti dalla Croazia, che al tempo, includeva la Bosnia ed Erzegovina e, in misura minore, da territori di lingua albanese. L'appellativo "Handschar" (Handžar in croato) deriva dalla scimitarra, la tipica spada turca, che è raffigurata come simbolo della divisione.
Fin dall'autunno del 1942 Heinrich Himmler e Gottlob Berger avevano studiato la possibilità di arruolare musulmani, provenienti dai Balcani. Dopo l'approvazione di Hitler, l'SS-Obergruppenführer Artur Phleps e Amin al-Husayni, capo spirituale dei musulmani di Bosnia, iniziarono l'opera di reclutamento.
All'inizio del 1943 erano stati reclutati 21 065 uomini, prevalentemente musulmani, e caso particolare, la divisione aveva reclutato per ogni battaglione un Imam e per ogni reggimento un mullā; oltre a ciò altra particolarità di questa divisione, era il caratteristico fez verde. Dopo un periodo di addestramento a partire dal febbraio 1944, la divisione, insieme con le altre divisioni SS "Kama" e "Skanderbeg", venne impegnata in diverse operazioni contro i partigiani comunisti di Tito.
In questo periodo gli uomini della divisione si resero protagonisti di decine di episodi di crudeltà contro i civili; questo spiega anche perché, con il procedere dell'avanzata sovietica verso i Balcani, decine di soldati iniziarono a disertare, non per unirsi alle nuove forze vincitrici, ma per proteggere la loro casa e le loro famiglie dalla vendetta dei partigiani titini. Nel novembre del 1944 la divisione era ormai allo sbando, anche se un piccolo numero di unità continuarono a combattere fino all'8 maggio 1945 quando si arresero in Austria alle truppe inglesi.

Reclutamento[modifica | modifica wikitesto]


Durante la lettura di un opuscolo a titolo "Islam ed Ebraismo" estate 1943

1943/1944
A partire dalla fine del 1942, il Reichsführer SS Heinrich Himmler, di concerto con il Gran Mufti di GerusalemmeAmin al-Husayni, propone ad Hitler la formazione di una divisione SS bosniaca musulmana. Hitler accorda il permesso di procedere alla formazione di questa unità Waffen SS il 10 febbraio 1943. Il successivo giorno 13 febbraio 1943 Himmler incarica il Gruppenführer SS Artur Phleps, sino ad allora comandante della 7. SS-Gebirgs-Division Prinz Eugen, di procedere al reclutamento della nuova divisione. Malgrado una certa resistenza opposta dalle autorità croate (la Croaziain quell'epoca includeva l'intero territorio bosniaco), Phleps ottiene la loro autorizzazione a procedere nell'operazione a condizione che gli effettivi siano membri degli Ustascia di Ante Pavelić e che la nuova divisione sia denominata «SS-Ustasha Division Kroatien» o «SS Division Bosnia-Hercegovina». La campagna di reclutamento viene quindi avviata nel cuore della Bosnia facendo capo alle reti islamiste JMO e JMM, le due maggiori componenti politiche musulmane bosniache.
Sin dall'inizio questa nuova unità di montagna assume i propri simboli distintivi: una scimitarra con croce uncinata (in luogo delle "S" runiche) e il caratteristico fez. Nel mese d'aprile 1944 il Gran Mufti si reca personalmente in Bosnia per incitate i giovani musulmani balcanici ad arruolarsi nelle Waffen SS. Si presentano volontari in circa 10 000, ma il reclutamento non procede per via dell'opposizione di Ante Pavelić, che accusa i tedeschi di sottrargli le reclute delle quali ha bisogno per la sua armata e, soprattutto, teme che - per le sue peculiari caratteristiche di reclutamento regionale e confessionale - la nuova unità possa di fatto rilanciare l'autonomismo bosniaco e finire per far scivolare la Bosnia fuori dal controllo di Zagabria, mettendo in gioco la stessa unità della Croazia.
Infine, le unità musulmane dell'armata Ustasha vengono trasferite nei ranghi della nuova unità SS, mentre a Sarajevo, i "Giovani musulmani" (Mladi Muslimani) del futuro presidente della Bosnia ed Erzegovina indipendente Alija Izetbegovićassicurano l'afflusso di nuovi volontari aprendo un attivo ufficio di reclutamento (Erzatzkommando der Waffen-SS), come attestato dagli archivi del SS-Führungs-Haupt-Amt di Gottlob Berger a Berlino......

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