martedì 29 dicembre 2015

Ucciso in Siria terrorista legato ad attentati di Parigi



Souleyman, al secolo Charaffe al Mouadan, ritenuto uno dei responsabili dell'Isis legato agli attacchi di Parigi, è stato ucciso durante un raid in Siria il 24 dicembre. Lo ha detto il colonnello Steve Warren, portavoce della coalizione

sabato 26 dicembre 2015

Siria, l'ONU spera di avviare i negoziati di pace il 25 gennaio




 Il mediatore delle Nazioni Unite, Staffan de Mistura, spera di poter riunire a partire dal 25 gennaio i rappresentanti del governo e dell'opposizione per negoziati di pace in Siria. Lo ha annunciato il Palazzo di Vetro. De Mistura ha "intensificato gli sforzi" di mediazione e "ha l'intenzione di completarli per l'inizio di gennaio, con l'obiettivo di iniziare le discussioni inter-siriane a Ginevra il 25 gennaio", ha indicato in una nota il suo portavoce. -

lunedì 21 dicembre 2015

Sanzioni U.E.alla Siria. Un cartello che esporrò nei prossimi giorni

Vorrei esporre questo cartello nei prossimi giorni festivi, abbinato ad un altro con scritto "Togliamo l' embargo U.E. alla Siria". Pubblico la foto perchè ne rimanga una testimonianza nel caso che il foglio mi sia sequestrato.
 
 
 

venerdì 18 dicembre 2015

Emergenza migranti,il 48% arriva dalla Siria.Unica strada:fermare la guerra,togliere le sanzioni economiche,aiutare i progetti di ricostruzione.

Europe / Mediterranean - Migration Crisis Response Situation Report | 17 December 2015

Dal 1 gennaio 2015 al 18 dicembre 2015 sono arrivati in Europa 956mila migranti, di questi 462mila sono siriani.

L'attuale emergenza migranti, della quale anche oggi parlano a Bruxelles i leader europei, è dovuta quindi soprattutto alla guerra siriana e l' unico modo per arginare questo disastro è fermare la guerra, togliere le sanzioni economiche occidentali alla Siria, che non sono avvallate dall' ONU, pacificare e iniziare a ricostruire il paese.

La guerra all' Isis non attenuerà in nessun modo questa emergenza, anzi produrrà ancora profughi.

Quindi:

fermare la guerra,

togliere le sanzioni,

aiutare i siriani in Siria a ricostruire il paese.

Solo così la situazione non peggiorerà ulteriormente.

giovedì 17 dicembre 2015

Appello per mobilitazione contro la guerra il 16 gennaio 2016,a 25 anni dalle bombe sull'Iraq

APPELLO PER UNA MOBILITAZIONE CONTRO LA GUERRA IL 16 GENNAIO 2016, A 25 ANNI DAI BOMBARDAMENTI SULL’IRAQ
Carissime carissimi, 
Il 16 gennaio 2016 saranno esattamente 25 anni dai primi bombardamenti USA nella prima guerra d'Iraq, con i quali si è dato avvio a quella terza guerra mondiale a pezzi di cui ha parlato Papa Francesco. Questa guerra giustificata per ripristinare il diritto e combattere il terrorismo si è invece alimentata di se stessa trascinando tutto il mondo in un piano inclinato che non pare avere fine. La guerra non è la risposta al terrorismo, ma lo alimenta, come gli sporchi affari, i conflitti di potenza, la vendita delle armi che fanno crescere i conflitti su se stessi.
Dopo 25 anni di disastri della guerra sarebbe ragionevole dire basta, invece dopo le stragi terroriste di Parigi tutta l'Europa è in preda ad una furia bellicista che porterà solo nuovi danni e nuovi lutti. 
Questa volta, inoltre, la guerra si intreccia sempre di più con misure autoritarie e liberticide che colpiscono al cuore le democrazie europee, prima fra tutte la decisione del governo francese di decretare lo stato d'emergenza e di pretendere la revisione autoritaria della Costituzione, misure che rischiano di fare ai popoli europei danni come il terrorismo. La guerra è alimentata da uno spirito securitario e xenofobo che colpisce i migranti assieme ad ogni forma di dissenso e conflittualità sociale.
Per queste ragioni nella prima assemblea comune delle persone e delle organizzazioni che hanno sottoscritto la PIATTAFORMA SOCIALE EUROSTOP abbiamo deciso di mobilitarci contro la  guerra, chiunque la faccia e quale che sia la motivazione nel farla. Il 16 gennaio ci sembra la data giusta per ricominciare a manifestare, affermando: SE 25 ANNI DI GUERRA VI SEMBRAN POCHI....BASTA GUERRA.
Vorremmo fare del 16 gennaio un appuntamento comune di mobilitazione di tutte le forze autenticamente e rigorosamente contro la guerra. Anche se su altri temi ci possono essere e ci sono valutazioni e proposte diverse, pensiamo che chi è davvero contro la guerra dovrebbe manifestare comunque assieme.
Per questo proponiamo che il 16 gennaio sia una giornata di mobilitazione di tutti coloro che, lo ripetiamo, rifiutano comunque la guerra ed il coinvolgimento dell'Italia in essa. Questa mobilitazione può avvenire in iniziative comuni, che noi proponiamo in particolare a Roma, ma anche con iniziative differenziate e solidali tra loro , l'importante è far sentire forte la voce di chi, dopo 25 anni, dice basta.
Sulle modalità di organizzazione della mobilitazione in modo che tutto il pluralismo della mobilitazione sia rappresentato, siamo interessati a confrontarci quanto prima, non abbiamo alcun interesse a definire supremazie su un tema così importante. Naturalmente la data non è modificabile, non per nostra scelta, ma per il significato storico e politico del 16 gennaio 1991.
In attesa di sentirci e misurarci sull'organizzazione pratica della proposta vi inviamo un caloroso saluto.


IL COORDINAMENTO NAZIONALE DELLA PIATTAFORMA SOCIALE EUROSTOP

martedì 15 dicembre 2015

Siria,progetto di Fabbrica di cioccolato. Puoi aiutarci ?


Puoi aiutarci ?



Su 800.000 migranti arrivati in Europa nel 2015 (fine novembre), 400.000 sono siriani. 4 milioni di siriani sono rifugiati nei paesi vicini, 10 milioni su 20 milioni di abitanti sono sfollati all' interno della Siria. Nessuna guerra all' Isis bloccherà questa emergenza umanitaria, anzi potrebbe aggravarla se condotta in modo cieco.


LA FABBRICA DI CIOCCOLATO
UN PROGETTO PER AIUTARE I SIRIANI IN SIRIA


Raccogliamo 7.700 dollari per la realizzazione di un piccolo laboratorio di pasticceria per la produzione di cioccolatini che darebbe lavoro a 5 persone, forse anche qualcuna in più.
I cioccolatini in Siria sono utilizzati, come i confetti nella nostra tradizione, per matrimoni, battesimi e altri festeggiamenti.

Per ulteriori informazioni e per conoscere le garanzie e referenze del progetto


www.oraprosiria.blogspot.it oppure leggi qui sotto

هل بإمكانكم مساعدتنا؟


هل بإمكانكم مساعدتنا؟
من مجموع 800.000 مهاجروصلوا إلى أوربا في سنة 2015 [إلى آخرنوفمبر] هناك 400.000 من السوريين .وهناك أربعة ملايين سوري لجؤوا إلى الدول المجاورة،وعشرة ملايين من مجموع عشرين مليون من السكان هم من المهجرين في داخل سورية. وليس هناك أية حرب على داعش تستطيع إيقاف هذه الحالة من الطوارئ الإنسانية،بل يمكن أن تفاقمها إذا تم خوضها بشكل أعمى .
مصنع الشكولاته
مشروع لمساعدة السوريين
في سورية
فنحن نعمل على جمع مبلغ7700دولار لإنشاء مخبرصغيرللحلويات من أجل إنتاج قطع الشكولاته الصغيرة،الذي بإمكانه أن يتيح فرصة العمل لخمسة أشخاص،وربما بإضافة شخص آخر.
وقطع الشكولاته الصغيرة هي مستعملة في سورية كالملبسة في تقاليدنا،وتقدم في حفلات الزواج،والتعميد،وفي احتفالات أخرى.
من أجل معلومات لاحقة لمعرفة ضمانات وسندات المشروع
www.oraprosiria.blogspot.it
أو إقرأ في الأسفل



sabato 5 dicembre 2015

Lunedì 7 dicembre,Siria,Gentiloni e Staffan De Mistura (incaricato ONU) incontro e conferenza stampa

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Lunedì 7 dicembre alle 10.30  alla Farnesina, il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Paolo Gentiloni incontrerà l’Inviato Speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite per la Siria, Staffan de Mistura.
  
Al termine è previsto  un punto  stampa congiunto.

Di seguito la nota del Ministero Esteri per l' accreditamento dei giornalisti alla Conferenza Stampa:

NOTA DI SERVIZIO PER I REDATTORI CAPO - Incontro Gentiloni - Staffan de Mistura punto stampa congiunto (Farnesina 7 dicembre)


NOTA DI ACCREDITAMENTO STAMPA
Lunedì 7 dicembre alle 10.30  alla Farnesina, il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Paolo Gentiloni incontrerà l’Inviato Speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite per la Siria, Staffan de Mistura.
  
Al termine è previsto  un punto  stampa congiunto.
I giornalisti e i cine-foto-operatori interessati a seguire la presentazione sono pregati di accreditarsi online compilando il formulario interattivo al link http://mae.accreditationsystem.info/ITA/Indice.asp al quale dovrà essere allegata, se non ancora presente, la documentazione digitale richiesta (lettera della testata di appartenenza e per i rappresentanti degli organi di stampa stranieri, Nota Verbale rilasciata dall’Ambasciata a Roma del Paese dell’organo di stampa rappresentato). 
Qualora non fosse possibile effettuare l’accreditamento online, le richieste potranno essere inviate via mail al Servizio per la Stampa e la Comunicazione Istituzionale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale all’indirizzo accreditamentostampa@esteri.it (tel. 06/3691.3432-8573-8210). 
I rappresentanti degli organi di stampa accreditati potranno accedere alla Farnesina dall’ingresso posteriore in via Macchia della Farnesina,  dalle ore 10.00 alle ore 10.45 .

T

16/1/1991-16/1/2016-Appello per manifestazione nazionale contro 25 anni di guerre

cioccolato
Progetto, la "Fabbrica di Cioccolato", lanciato da www.oraprosiria.blogspot.it

A tutte le organizzazioni che rifiutano la guerra,  gli interventi militari del governo italiano, Il mercato delle armi.
Carissime carissimi,

Il 16 gennaio 2016 saranno esattamente 25 anni dai primi bombardamenti USA nella prima guerra d'Iraq, con i quali si è dato avvio a quella terza guerra mondiale a pezzi di cui ha parlato Papa Francesco. Questa guerra giustificata per ripristinare il diritto e combattere il terrorismo si è invece alimentata di se stessa trascinando tutto il mondo in un piano inclinato che non pare avere fine. La guerra non è la risposta al terrorismo, ma lo alimenta, come gli sporchi affari, i conflitti di potenza, la vendita delle armi che fanno crescere i conflitti su se stessi.

Dopo 25 anni di disastri della guerra sarebbe ragionevole dire basta, invece dopo le stragi terroriste di Parigi tutta l'Europa è in preda ad una furia bellicista che porterà solo nuovi danni e nuovi lutti. 

Questa volta, inoltre, la guerra si intreccia sempre di più con misure autoritarie e liberticide che colpiscono al cuore le democrazie europee, prima fra tutte la decisione del governo francese di decretare lo stato d'emergenza e di pretendere la revisione autoritaria della Costituzione, misure che rischiano di fare ai popoli europei danni come il terrorismo. La guerra è alimentata da uno spirito securitario e xenofobo che colpisce i migranti assieme ad ogni forma di dissenso e conflittualità sociale.

Per queste ragioni nella prima assemblea comune delle persone e delle organizzazioni che hanno sottoscritto la PIATTAFORMA SOCIALE EUROSTOP abbiamo deciso di mobilitarci contro la  guerra, chiunque la faccia e quale che sia la motivazione nel farla. Il 16 gennaio ci sembra la data giusta per ricominciare a manifestare, affermando: SE 25 ANNI DI GUERRA VI SEMBRAN POCHI....BASTA GUERRA.

Vorremmo fare del 16 gennaio un appuntamento comune di mobilitazione di tutte le forze autenticamente e rigorosamente contro la guerra. Anche se su altri temi ci possono essere e ci sono valutazioni e proposte diverse, pensiamo che chi è davvero contro la guerra dovrebbe manifestare comunque assieme.

Per questo proponiamo che il 16 gennaio sia una giornata di mobilitazione di tutti coloro che, lo ripetiamo, rifiutano comunque la guerra ed il coinvolgimento dell'Italia in essa. Questa mobilitazione può avvenire in iniziative comuni, che noi proponiamo in particolare a Roma, ma anche con iniziative differenziate e solidali tra loro , l'importante è far sentire forte la voce di chi, dopo 25 anni, dice basta.

Sulle modalità di organizzazione della mobilitazione in modo che tutto il pluralismo della mobilitazione sia rappresentato, siamo interessati a confrontarci quanto prima, non abbiamo alcun interesse a definire supremazie su un tema così importante. Naturalmente la data non è modificabile, non per nostra scelta, ma per il significato storico e politico del 16 gennaio 1991.

In attesa di sentirci e misurarci sull'organizzazione pratica della proposta vi inviamo un caloroso saluto.

IL COORDINAMENTO NAZIONALE DELLA PIATTAFORMA
SOCIALE EUROSTOP


5 Dicembre 2015

mercoledì 2 dicembre 2015

Il governo italiano vuole a Roma un negoziato ONU sulla Libia

Secondo La Stampa il governo italiano sta lavorando per organizzare a Roma un negoziato sulla Libia sotto l' egidia anche delle Nazioni Unite, una iniziativa analoga a quella che a Vienna è stata fatta sulla Siria.

Renzi ne avrebbe parlato con Biden,vice presidente USA,  in visita a Roma la scorsa settimana, e Gentiloni con Kerry a margine dell' ultimo incontro della Nato a Bruxelles.